L’archivio di Stato della città di Venezia apre qui nel 1815, inizialmente come “Archivio Generale”, in seguito alla soppressione, nei primi anni dell’Ottocento (per editto napoleonico), degli ordini ospitati nel convento dei Frari. Cominciano, dunque, a riunirsi in questa struttura, precedentemente sede delle celle dove vivevano i frati e adattata alle nuove esigenze dal lavoro di Jacopo Chiodo, tutti i documenti antichi provenienti dai più prestigiosi archivi dei palazzi veneziani.